Villa in bioedilizia: ecco le sue caratteristiche e i suoi costi

La bioedilizia, o bioarchitettura, è un modo di costruire o ristrutturare un edificio eco-sostenibile, che abbia un minimo impatto sull’ambiente. Ma che caratteristiche deve avere una villa in bioedilizia? Come ristrutturare la propria casa con questo principio?

Le sue caratteristiche

Una villa costruita secondo la bioedilizia, deve rispettare alcuni principi, ossia:

  • essere costruita in eco-materiali, ovvero che provengono da fonti rinnovabili, in modo da ridurre gli sprechi, e tra questi materiali si possono citare la pietra, il sughero, la paglia, la terra cruda, il lino, il bambù, la fibra di cocco o lana di cellulosa;
  • avere una ventilazione naturale, ossia deve permettere di cambiare l’aria naturalmente, senza l’uso di inquinanti interni;
  • riscaldare a basso consumo, orientando gli spazi abitativi verso sud, in modo da catturare più luce possibile nei mesi invernali, e costruendola con i materiali giusti, usando in particolare tecnologie come i pannelli fotovoltaici oppure le stufe a pellet;
  • rinfrescare senza l’aria condizionata, scegliendo sempre i materiali adatti, ovvero quelli con un alto grado di inerzia;
  • effettuare il risparmio idrico, privilegiando le tecnologie giuste, come quella per il riutilizzo dell’acqua piovana.

Questi edifici sostenibili sono certificati da enti terzi, ossia indipendenti esterni rispetto alla società costruttrice, come l’Ecolabel  o la Green Globes. C’è da dire che il costo di queste case è tutto fuorché economico, in quanto il loro prezzo può variare dai 1200 ai 2000 euro al metro quadro. Nel caso si scelgano case prefabbricate, i costi si possono abbassare dai 1100 ai 8000 euro per metro quadro.

La ristrutturazione

E’ anche possibile ristrutturare la propria villa secondo i principi della bioedilizia, puntando alla riprogettazione degli ambienti abitativi, in modo da sfruttare la luce e l’aria naturale, usando sempre materiali ecosostenibili e creando ambiente più isolati.

A seconda del tipo di lavoro da fare, è possibile optare per più lavori. Uno di questi può essere l’isolamento a cappotto del tetto, in modo da sfruttare le risorse naturali, oppure installare nuovi infissi isolanti, che riducono al massimo la dispersione termica e rendono confortevole l’ambiente. Si possono, inoltre, intervenire con nuovi impianti termici ed elettrici, che ottimizzano i consumi. In particolare, si consigliano le tecnologie domotiche, che includono termostati wi-fi ai sistemi di recupero del calore, led intelligente ai sistemi per la pulizia automatica, ed illuminazione sempre automatica.

I costi di questi ristrutturazioni possono partire dai 25 ai 250 euro per metro quadrato, a seconda del lavoro (250 euro al metro quadro sono per una ristrutturazione completa). Per ridurre questi costi si possono, comunque, richiedere degli incentivi, come gli ecobonus per il risparmio energetico, delle detrazioni Irpef con aliquote variabili dal 50 % al 65 %, oppure il bonus mobili, una detrazione del 50 % per acquistare mobili e nuovi elettromestici in classe A+. Nel 2020, poi, è stato promosso un ecobonus per ristrutturare il legno.